Maria Pina Bentivenga
Opera incisa 2008/2013
21 febbraio 2013 – 9 marzo 2013
testo a cura di
Giulia Lopalco
Quello di Maria Pina Bentivenga, è un segno frenetico, istintivo al limite dell’automatismo, che connette e disgrega allo stesso tempo, in un fare che non si preoccupa di dissimulare il medium e il suo processo costruttivo, anzi, lo enfatizza per rendere partecipe l’osservatore di quell’apnea gestuale che ne è la genesi. Nella serie di calcografie presentate alla Stamperia del Tevere questa dinamica è spinta a modellare visioni spaziali – non è lecito qui parlare di paesaggi – in cui il dato atmosferico non è percepibile se non come sinopia della coscienza: sono luoghi evocati, non narrati, frutto di una fabula archetipica.