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Gianni Baretta – Segni equilibrovelici sul sartiame infido

By 15 Gennaio 2020 Aprile 10th, 2020 No Comments

| GIANNI BARETTA – Segni equilibrovelici sul sartiame infido

Tecnica

Acquaforte su rame.

Matrice

240 x 230 mm.

Tiratura

Edizione: da 1/50 a 50/50 + 11 P.d’A. I/XI – XI/XI + 10 P.d’A. 1/10 – 10/10.

Carta

Fabriano – Tiepolo 310 gr. – 33 x 48 cm.

Ricordando la mostra di Gianni Baretta alla Galleria Arte e pensieri un anno fa, pensavo alle annotazioni di Carlo Belli sui teatrini di Melotti: una soffusa “poesia tra metafisica e surreale”. Certamente Melotti è l’artista più vicino a quelle stanze presentate da Baretta un anno fa, scatole che contenevano forme e oggetti leggeri, come sospesi in una apparente fragilità, ma in realtà ben collocati in una spazialità astratta, su fondali dai colori tenui, dove ogni frammento / oggetto ha una sua specifica misura, una poetica rispondenza. L’ incisione, così come il libro d’artista, sono due importanti momenti del lavoro di Gianni Baretta fin dagli anni ’80, che ha ideato con altri artisti libri raffinati a tiratura limitata, ed acqueforti, essenzialmente, in cui il segno inciso a volte traccia sottili geometrie, prevalendo sui fondi neri dell’inchiostro e creando, come nel caso della incisione qui presentata, spazi leggeri e trasparenti. E la velatura a tarlatana suggerisce gli effetti più densi, più ombreggiati. Il titolo dell’incisione, segni equilibrovelici sul sartiame infido, sembra riferirsi a quell’idea poetica così estraniante, come in tutti i suoi lavori grafici, dove in alcuni casi i titoli mettono in evidenza suggestioni simboliche, o un andamento geometrico, o una ispirazione musicale, o un gioco di parole riferito ad eventi naturali, in una sorprendente combinazione tra scrittura e forme. In questa incisione, una spazialità assolutamente libera, segni diramati come in una vibrazione sonora, forme dense o leggere vengono scandite in una sorta di essenziale armonia (Klee). Con la collaborazione di un bravo stampatore, Baretta ha creato in questa incisione zone di luce diffusa che in sottili  ombreggiature si attenuano valorizzando i margini. 

Claudia Terenzi