Biagio Bonetti
L’ombra colorata di un irriverente
opere grafiche e pittoriche
2 aprile – 30 aprile 2016
testo a cura di:
Ursula Bonetti
Il titolo di una mostra, a volte, chiede di essere spiegato. Nel caso di Biagio Bonetti possiamo immaginare che la produzione artistica sia la sua “ombra”, perché compagna di un versante “in luce”, quello ufficiale della sua professione di architetto. Un’ombra, però, colorata e non solo perché espressa con le tinte della pittura o degli inchiostri della grafica, ma perché libera e – nella sua totale indipendenza – liberatoria, tanto da essere spesso irriverente.
La mostra, organizzata dalla Stamperia del Tevere, propone una scelta di 18 opere che vanno dal 1950 al 2013, in cui è possibile seguire il percorso incisorio e pittorico di Bonetti fatto di spunti narrativi estremamente diversi. Particolare attenzione è dedicata agli anni Ottanta e Novanta nei quali la sua immaginazione ha generato un corpus veramente organico che spazia dalle nature morte agli ambienti interni ed esterni ed è popolato da figure umane ed animali dal forte carattere onirico. Ma quello di Bonetti è un bestiario favolistico fortemente simbolico con incursioni – quanto alla scelta dei soggetti – dal kitsch al nonsense trasgressivo, fino ad un naïve postmoderno.
Ombra e libertà sono dunque le due parole-chiave che hanno guidato Bonetti in tutta la sua sperimentazione artistica, parole che portano a rivisitare il mito della “caverna platonica”. «Una metafora doppia» scrive Gianluca Tedaldi, «non solo come anelito alla conoscenza ma anche come figura dell’artista che si libera, anche a caro prezzo, dalle catene. L’ombra rappresenta per Bonetti il limite che l’artista deve tentare sempre di oltrepassare e la libertà l’unica condizione che permette di vedere oltre l’ombra».
Biagio Bonetti (Taranto 1926 – Roma 2013)
artista romano di adozione, estremamente eclettico, inizia a occuparsi di arte negli anni 80’ parallelamente all’attività di architetto in cui ha operato professionalmente sin dal 1950. In campo artistico, per quanto riguarda la sola produzione incisoria, Bonetti ha all’attivo un centinaio di tavole, sia calcografiche sia xilografiche.